PEC: as-ar[at]pec.cultura.gov.it   e-mail: as-ar[at]cultura.gov.it   tel: 0575 20803

Archivio di Stato di Arezzo

Le leggi razziali del 1938 ad Arezzo. Il condizionamento della propaganda

La mostra prende le mosse dall’analisi della propaganda che, già all’inizio del Ventennio fascista, tese a sviluppare un pregiudizio antiebraico che sfociò poi in avversione, ostilità strisciante e poi manifesta, fino a culminare nell’antisemitismo e nella discriminazione razziale. Quest’ultima giunse a farsi legge dello Stato e la popolazione ebrea, identificata come comune capro espiatorio, su svilita, isolata e perseguitata. Gli ebrei, allontanati da tutti i settori della società, furono colpiti da una serie di divieti non solo umilianti, ma anche limitanti dal punto di vista giuridico: attraverso l’enumerazione di ciò che non potevano fare veniva sancita la separazione da tutti gli altri uomini.