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Archivio di Stato di Arezzo

Servizi al pubblico

Gli Archivi di Stato, istituti periferici del Ministero della cultura - Direzione Generale Archivi, conservano gli archivi storici degli organi periferici dello Stato preunitario e postunitario, gli archivi e i singoli documenti che lo Stato ha in proprietà, per effetto di acquisto o donazione, e in deposito per legge, gli archivi dei notai che abbiano cessato l'attività da più di cento anni, gli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppresse i cui beni vennero confiscati dallo Stato, e gli archivi degli enti pubblici soppressi.

 

CONSULTAZIONE

I documenti conservati in archivio sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli che la normativa vigente (Codice dei beni culturali D.Lgs 42/2004 artt. 122-127) considera riservati, ovvero:

  • i documenti riguardanti la politica estera o interna dello Stato italiano degli ultimi 50 anni che siano esplicitamente dichiarati riservati;
  • i documenti contenenti dati idonei a rilevare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale degli ultimi 40 anni; il termine è elevato a 70 anni se i dati sono idonei a rilevare lo stato di salute o la vita sessuale oppure rapporti riservati di tipo familiare;
  • le sentenze e i provvedimenti definitivi emessi dagli organi giurisdizionali e annotati nel Casellario Giudiziario degli ultimi 40 anni.

Il Ministero dell'interno può consentire, ai fini della ricerca storica, la consultazione di documenti di carattere riservato anche prima della scadenza dei termini indicati precedentemente, previa compilazione di una domanda che, munita del parere del Direttore dell'Archivio, va presentata alla Prefettura competente.

Il Direttore dell'Archivio si riserva di escludere dalla consultazione il materiale in restauro o in cattivo stato di conservazione.

LE SALE

L'Archivio dispone di due sale di studio, con orario differenziato che si invita a controllare nella sezione Orari, di cui una per le indagini assistite sui fondi catastali e l'altra per tutti gli altri tipi di ricerca. L'orario delle due sale è differenziato e l'accesso, libero e gratuito, è subordinato alla compilazione di una domanda di ammissione, dietro presentazione di un documento di riconoscimento. La domanda è valida per l'anno solare in corso e comunque deve essere rinnovata ogniqualvolta venga cambiato l'oggetto della ricerca. Con la domanda di ammissione gli studiosi si impegnano al rispetto delle norme che regolano il servizio al pubblico degli Archivi di Stato e, in particolare, del Regolamento della sala di studio. Con la domanda, infine, gli studiosi sottoscrivono anche l'impegno a consegnare una copia del lavoro, se pubblicato.

Le sale, così come gli ingressi e gli accessi, sono sottoposte a videocontrollo.



Ultimo aggiornamento: 17/02/2024