La Legge sugli archivi del 1963 prevedeva la creazione di quaranta sezioni di fotoriproduzione presso gli Archivi di Stato: anche ad Arezzo ne fu istituita una che ha lavorato fin dalla sua nascita con una duplice finalità: la microfilmatura di serie dei fondi archivistici conservati dall'Istituto e la realizzazione di copie fotografiche da rilasciare, su richiesta, ai frequentatori della sala di studio. Allestita con la dotazione delle attrezzature necessarie per la fotografia su microfilm bianco e nero 35 mm., per lo sviluppo delle pellicole negative, la loro duplicazione in positivo e per la stampa su carta, la sezione di Arezzo si è successivamente dotata di un lettore-stampatore a carta comune per potere rilasciare copie fotografiche a costi contenuti. Inoltre, negli anni ’80 e ’90, il servizio ha lavorato alla cosiddetta “microfilmatura integrativa”, cioè alla fotoriproduzione di serie archivistiche, di interi fondi o di singoli documenti conservati presso altri istituti culturali – ma di predominante interesse aretino – da utilizzare in microfilm b/n come strumento di lavoro interno o da mettere a disposizione degli studiosi. Negli anni più recenti il laboratorio ha notevolmente incrementato la produzione per gli utenti e per enti locali territoriali impegnati, per disposizioni di legge, in progetti relativi alla pianificazione del territorio.
Attualmente il servizio continua ad occuparsi di riproduzione sostitutiva di fondi documentari interni e di riproduzione per conto di utenti, non più mediante microfilm ma attraverso riproduzioni eseguite con macchine fotografiche digitali.
